5 lezioni imparate nel 2020 (per i business)
Quello che si è appena concluso è stato un anno difficile e impegnativo sotto molti punti di vista, ed è naturale guardare al 2021 con la speranza di una svolta per il ritorno alla normalità. Tuttavia, a voler essere realistici, occorrerà ancora un po’ di tempo perché le cose riprendano i ritmi pre-Coronavirus, sia nella vita quotidiana delle persone che in quella delle imprese. Dal punto di vista dei business, però, il 2020 ha puntato i riflettori su alcuni elementi fondamentali, delle “lezioni” che le imprese hanno dovuto imparare per poter affrontare e superare le difficoltà imposte dal lockdown e continuare a sopravvivere.
Questi aspetti erano già presenti prima della diffusione del virus, ma la loro evidenza ed urgenza sono diventate lampanti per le condizioni particolari in cui le micro, piccole e medie imprese si sono trovate ad operare.
Vediamo insieme 5 aspetti emersi nel 2020, fondamentali per continuare a fare business anche nel futuro.
1. È necessario investire nella propria presenza online
Mai come quest’anno è apparso chiaro che la trasformazione digitale delle imprese è essenziale ed urgente. Moltissime aziende e piccole imprese hanno dovuto chiudere le proprie porte al pubblico, e avere una presenza online con un sito web, delle pagine sui social media o un negozio online è diventato fondamentale per portare avanti il proprio business, trovare nuovi clienti e rimanere in contatto con quelli che si avevano già.
Ormai è chiaro: gli strumenti digitali sono imprescindibili per fare business ed essere sempre pronti ad affrontare le sfide e gli imprevisti in cui ci si può imbattere lungo la strada.
Se stai intraprendendo la strada della digitalizzazione, ecco alcune risorse e articoli di approfondimento che potrebbero fare al caso tuo:
- Come creare un sito web se non sai programmare
- Come aprire un negozio online
- Made in Italy: il digitale, un posto sicuro in un mondo incerto
- Strategie di marketing digitale per le piccole imprese
2. È importante usare diversi canali di comunicazione per restare in contatto con i clienti
Il distanziamento sociale e il lockdown hanno posto limiti al contatto in presenza con i propri clienti. Molte attività hanno scoperto che è importante sfruttare tutti i canali a disposizione per continuare a comunicare con il proprio target. Una comunicazione costante (ma senza esagerazioni per non diventare spammy) è essenziale per mantenere il rapporto con i propri clienti, continuare a coinvolgerli e mantenere la loro lealtà verso il brand.
Dalle chat di whatsapp (che permettono un’interazione più personalizzata e “umana”) passando per i form di contatto sul proprio sito web, i post sui social network e le newsletter, gli strumenti digitali a disposizione sono molti. Riuscire a sfruttare questi canali nel modo corretto può essere la chiave di volta per non rischiare di finire nel dimenticatoio.
Ecco qualche guida utile:
- Instagram Marketing: come creare una strategia efficace
- Come creare una pagina Facebook aziendale
- Come usare Pinterest per la tua impresa
- Come creare una newsletter in pochi minuti
3. Le abitudini di acquisto sono cambiate
Nella nuova realtà quotidiana che si è venuta a creare con il lockdown le persone hanno iniziato a mostrare delle nuove abitudini di acquisto, iniziando a comprare sempre di più prodotti e servizi direttamente online.
Se nel corso del 2020 questa è stata una scelta un po’ obbligata, dobbiamo pensare che buona parte di questa nuova abitudine resterà anche in futuro. Attenzione, però, l’esperienza di acquisto in negozio non sparirà: dovrà inserirsi in un nuovo processo di acquisto che integrerà sempre più online e offline, puntando magari sulla personalizzazione e unicità dell’esperienza all’interno del negozio.
Per sapere di più su questi cambiamenti, ti invitiamo a leggere l’approfondimento scritto da Simone Cosimi: Gli acquisti online in Italia: dal lockdown allo showdown
Altre risorse utili:
4. È fondamentale essere flessibili
La chiusura di negozi, bar e ristoranti ha imposto un duro colpo alle piccole e microimprese. Nel panorama che si è venuto a creare nel 2020, molti business hanno capito che l’unico modo per sopravvivere era quello di adattarsi alla nuova realtà modificando i propri modelli e organizzazione. Alcuni esempi sono quelli dei ristoranti, molti dei quali hanno aperto al servizio di take away o di consegna a domicilio, o quello di Marco, proprietario di una pescheria che ha iniziato a prendere ordini tramite whatsapp per consegnarli a domicilio.
Ma quali sono le linee guida da seguire per affrontare la nuova realtà? Puoi scoprire di più nell’approfondimento di Giuseppe Stigliano sul Post-pandemic retail marketing.
5. Il lavoro da remoto è possibile
Fino ad ora abbiamo parlato di negozi, ristoranti e piccole attività molto legate al contatto diretto col pubblico. Nel 2020, però, il lockdown ha avuto la sua influenza anche sui business “da ufficio”. Da un giorno all’altro, infatti, lo smart working è passato dall’essere una forma sperimentale adottata da alcune aziende virtuose a diventare una necessità diffusa a livello nazionale.
Il fatto di non poter più stare in ufficio, condividere gli spazi, fare riunioni in presenza e parlare di persona con i membri del proprio team o clienti era visto da alcuni come una minaccia per la produttività. Tuttavia, nei mesi scorsi il lavoro da remoto ha dimostrato di funzionare, concedendo ai dipendenti più tempi e spazi personali senza minare l’efficienza, anzi. Secondo una ricerca svolta da Capgemini Research Institute, infatti, il 63% delle organizzazioni che ha partecipato all’indagine ha notato un incremento della produttività dei dipendenti nel terzo trimestre del 2020, in particolare nei settori che si prestano di più a questo tipo di lavoro: IT, digital, servizio clienti, vendite e marketing. Ovviamente il discorso è un po’ diverso per i settori in cui la presenza fisica è necessaria, come quello manifatturiero.
Insomma, lo smart working ha dimostrato dei vantaggi sia per i dipendenti (meno spese, tempo e stress per spostamenti e più tempo “per sé”) sia per le aziende (risparmio sugli immobili, sulle spese di riscaldamento, maggiore produttività, ecc.) ed è molto probabile che nel futuro continuerà ad essere diffuso in forma ampia, anche se più integrato con la presenza in ufficio.
Bene, abbiamo visto 5 lezioni imparate dai business nel 2020; dopo un anno molto difficile, è importante farne tesoro anche per il futuro, per essere preparati ad affrontare eventuali imprevisti.