Come aprire un’enoteca (o un wine bar)

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Se vini e vitigni per te non hanno segreti, e vorresti trasformare la tua passione in un’attività commerciale redditizia, allora ti interesserà di sicuro imparare come aprire un’enoteca. I permessi necessari, l’iter burocratico, le alternative a tua disposizione in fase di progettazione, l’investimento iniziale: queste sono le principali informazioni di cui hai bisogno per valutare se aprire un’enoteca può diventare un progetto interessante per il tuo futuro.

Cosa aprire? Un’enoteca o un wine bar?

Differenza tra enoteca e wine barPrima di addentrarci in tutte le informazioni pratiche, è necessario fare un distinguo tra due diversi tipi di attività che hanno a che fare con il vino: enoteca e wine bar.

  • Un’enoteca è un negozio che rivende un assortimento di vini e liquori, bevande alcoliche ricercate, vino sfuso e, volendo, anche tutti gli accessori legati alla degustazione: bicchieri e bicchierini, apribottiglie, tappi, cantinette domestiche, etc etc.
  • Un wine bar, invece, affianca all’attività di rivendita anche quella di somministrazione, e prevede di solito una piccola cucina per la preparazione di pietanze di accompagnamento alle varie bottiglie.
La prima decisione che devi prendere, quindi, è il tipo di attività che ti interessa aprire: enoteca o wine bar?

 

I costi variano tra le due, e così i requisiti necessari a poterle lanciare.

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Come fare per aprire un’enoteca?

L’iter per aprire una semplice enoteca non è molto diverso da quello per aprire una qualsiasi altra attività commerciale. Se invece opterai per un wine bar, dovrai considerare qualche obbligo in più, richiesto a tutti gli operatori che manipolano e somministrano bevande e cibo. Vediamo quindi quali sono i requisiti per aprire un’enoteca e un wine bar.

Cosa serve per aprire un’enoteca: il business plan

Il business plan è un documento di progettazione imprenditoriale, e al suo interno vanno sintetizzati i contenuti e le caratteristiche dell’attività che si vuole lanciare.

La stesura del business plan è un passaggio fondamentale per avere una visione complessiva del progetto imprenditoriale, e stabilisce dei punti di riferimento con cui ti sarà possibile misurare il successo della tua attività nel tempo. Ma quali sono i contenuti di un business plan?

Il tuo business plan deve essere composto da tre macrosezioni.

Cosa serve per aprire un'enotecaNella prima, descriverai l’impresa nella sua forma giuridica, ma anche e soprattutto in ogni dettaglio rilevante al suo successo: la posizione scelta, i servizi offerti ai clienti, i prodotti serviti e/o venduti, l’arredamento interno e qualsiasi altro elemento che possa fare immaginare fisicamente la tua enoteca. Indica anche le polizze assicurative che stipulerai e tutto ciò che farai per “proteggere” la tua attività dal rischio.

La seconda sezione è dedicata all’analisi di mercato, e la potrai usare per approfondire la tua conoscenza del settore in cui andrai a investire. Quali sono i trend di enoteche e wine bar nella tua zona? Chi sono i tuoi concorrenti? Cosa renderà la tua attività unica e diversa rispetto alle altre? Descrivi anche che tipo di strategia di marketing (tradizionale e/o online) utilizzerai per promuovere la tua attività.

Nella terza sezione, parlerai di tutte le questioni finanziarie. Qui andrai a dimostrare che la tua enoteca è un progetto finanziariamente solido, dotato dell’investimento iniziale necessario nonché di ottime prospettive di profitto per il futuro.

Per approfondire, consulta la nostra guida su come si fa un business plan.

Iter burocratico

L’iter burocratico per aprire un’enoteca è il seguente, con qualche passaggio in più se, accanto alla rivendita di vino, vuoi avviare anche un’attività di wine bar.
Le attività e gli operatori che somministrano cibo e bevande, infatti, hanno degli obblighi addizionali rispetto a quelli delle semplici attività di rivendita al dettaglio.

Per aprire un’enoteca, dovrai:

  • Aprire la Partita IVA della tua attività
  • Presentare la comunicazione di inizio attività (SCIA) al Comune di riferimento, almeno un mese prima dell’apertura effettiva dell’enoteca
  • Iscriverti al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
  • Richiedere l’autorizzazione per l’esposizione dell’insegna
  • Pagare i diritti SIAE se hai intenzione di diffondere musica/video all’interno del negozio
  • Ottenere la licenza per la vendita o somministrazione di prodotti alcolici. La richiesta va inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure portata fisicamente all’ufficio delle Dogane territoriale. Bisogna allegare due marche da bollo da 16 euro, la copia della SCIA, una copia del tuo documento di identità e la copia della visura camerale aggiornata.

Se la tua enoteca prevede anche la consumazione sul posto, magari con l’accompagnamento di cibo preparato in loco, dovrai anche:

  • Aver seguito un percorso di studio attinente (come per esempio la Scuola Alberghiera) o, in alternativa, aver seguito con esito positivo un corso professionalizzante certificato, oppure ancora aver lavorato nel settore per almeno due anni nell’ultimo quinquennio.
  • Ottenere il patentino HACCP per addetti e responsabili del settore alimentare, obbligatorio per chiunque operi nell’industria alimentare. Il patentino HACCP viene rilasciato dopo il completamento di un apposito corso.

Aprire un’enoteca: costi

Quanto costa aprire un'enotecaSe hai letto fino a questo punto, avrai ancora una domanda su come aprire un’enoteca: quanto costa?

Anche qui le cose possono variare di diverse decine di migliaia di euro in base al tipo di attività che vuoi lanciare:

  • Per un’enoteca che si occupa solo di vendita al dettaglio di vino, liquori e oggettistica ad essi collegati, l’investimento iniziare si aggira attorno ai 30-40.000 euro. Questo è un costo stimato che comprende un assortimento di vini di circa 300 etichette: un costo che può arrivare da solo a toccare i 15.000 euro.
  • I costi per aprire un’enoteca wine bar possono anche raddoppiare, e arrivano orientativamente ai 70-80.000 euro. Queste sono comunque da considerare stime di massima, che possono essere ridimensionate o ampliate in base a quanto si decide di investire nelle varie voci di spesa: l’affitto, la gestione del locale e del magazzino, le spese per la promozione, i costi burocratici, quelli per il commercialista, la gestione del personale, stipendi e contributi, e infine le utenze.

Quanto costa aprire un’enoteca in franchising?

C’è un altro modo per aprire un’enoteca, ed è affidarsi a un franchising. Aprire un’enoteca in franchising significa affiliarsi a un marchio già stabilito, ridurre il rischio imprenditoriale e avere un supporto concreto nello sviluppo dell’attività, ma vuol dire anche pagare una fee d’ingresso e dividere i propri proventi con la casa madre.

Di sicuro, però, aprire un’enoteca in franchising è più economico del farlo da soli: un investimento iniziale oscilla infatti tra i 9.000 e i 30.000 euro.

Promuovi la tua enoteca o wine bar

Quando sarai vicino all’inaugurazione e dopo l’apertura, dovrai iniziare a far conoscere la tua attività per attirare i primi clienti.

  • I social network sono un ottimo strumento per dare visibilità al tuo business: condividi immagini curate dei tuoi prodotti e le eventuali promozioni in atto. Se vuoi sapere come comunicare con efficacia su queste piattaforme, leggi la nostra guida su come usare i social per le aziende e guarda la lezione gratuita della GoDaddy School of Digital su Instagram e Facebook per le imprese locali.
  • Avere un sito web è altrettanto importante per ottenere visibilità online: puoi scegliere un sito vetrina in cui inserire semplicemente una descrizione della tua attività e tutte le informazioni per farti contattare dai potenziali clienti, oppure puoi creare un e-commerce per vendere vino online, raggiungere clienti ovunque e aumentare le tue vendite.
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