Aprire un’azienda agricola: cosa serve, requisiti e procedura
L’agricoltura e l’allevamento sono due attività che accompagnano l’Uomo sin dall’antichità, e che ancora oggi rappresentano una buona opportunità di business. Se stai pensando di aprire un’azienda agricola, in questo articolo ti forniremo le informazioni che ti servono. Parleremo dei requisiti fondamentali e delle cose da considerare prima di intraprendere questo percorso imprenditoriale, ti illustreremo qual è la procedura per avviare la tua attività e quali sono i costi da considerare.
Ma ora bando alle ciance: iniziamo subito a vedere come aprire un’azienda agricola.
- Cosa serve per aprire un’azienda agricola: requisiti base
- Come aprire un’azienda agricola: la procedura da seguire
- Quanto costa aprire un’azienda agricola
Cosa serve per aprire un’azienda agricola: alcuni requisiti base
- Passione: il lavoro dell’imprenditore agricolo richiede un grande investimento di tempo e prevedere anche una buona dose di fatica fisica. È necessario impegnarsi tutti i giorni (compreso il weekend), quindi, prima di intraprendere il percorso per aprire un’azienda agricola, è bene che tu sia sicuro di avere la passione e la motivazione necessarie per svolgere questo tipo di lavoro.
- Esperienza: si può partire da zero, ma potrebbe essere rischioso. Prima di aprire un’azienda tutta tua e diventare un imprenditore agricolo, infatti, è meglio fare un po’ di gavetta per apprendere i trucchi del mestiere e le nozioni tecniche necessarie per la coltivazione della terra, l’eventuale allevamento del bestiame e la gestione del business. Fare un po’ di pratica ti sarà utile per capire come funzionano effettivamente le cose e se aprire questo tipo di attività è davvero la strada che fa per te.
Puoi fare esperienza presso agriturismi o aziende agricole che si trovano nella tua zona.
Come aprire un’azienda agricola: la procedura da seguire
Non solo documenti e burocrazia: per aprire un’azienda agricola occorre anche pianificare! Ecco gli step da seguire:
1. Fai un’analisi approfondita
Prima di lanciarti nell’apertura della tua azienda, studia bene il campo d’azione. Dovrai capire quali sono opportunità migliori per la tua impresa, quindi ti suggeriamo di:
- Studiare il territorio, le sue caratteristiche climatiche, fisiche e la tipicità dei suoi prodotti.
- Analizzare il mercato in cui vuoi posizionarti: qual è il tuo target? Quanti sono i competitor e quali sono le loro caratteristiche e punti di forza? Una volta analizzata la concorrenza, cerca di capire in che modo puoi differenziarti da loro e quali sono le opportunità a disposizione. Per riuscirci può esserti utile fare un’analisi SWOT.
2. Crea un business plan
Preparare un piano di business ti sarà utile per descrivere la tua idea imprenditoriale e la sua fattibilità a livello economico, impostare la strategia da seguire per importi sul mercato e valutare le performance e l’andamento del progetto nel tempo.
Inoltre, questo documento è utilissimo per presentare la tua idea di impresa a potenziali investitori, ma anche per partecipare a bandi per ottenere finanziamenti a fondo perduto o prestiti. Scopri subito come fare un business plan.
3. Acquista il terreno e prepara tutto il necessario
Non si può aprire un’azienda agricola, biologica o non, senza avere il terreno adatto. È importante calcolare la quantità di terreno necessaria per il tipo di colture che intendi piantare e/o gli animali che vuoi allevare. A seconda del tipo di ortaggi, piante da frutto o animali, dovrai anche prevedere eventuali serre, stalle, magazzini e macchinari.
4. Occupati dell’iter burocratico per aprire un’impresa agricola
La procedura per aprire un’azienda agricola non è molto diversa da quella per avviare altri tipi di impresa. Gli step fondamentali da seguire sono:
- Aprire una Partita IVA
- Effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese, cioè la sorta di anagrafe di tutte le imprese italiane.
- Aprire una posizione all’INPS scegliendo tra la gestione dei coltivatori diretti e quella degli imprenditori agricoli professionali (IAP).
Puoi scegliere la gestione dei coltivatori diretti se contribuisci, con il tuo lavoro e quello della tua famiglia, ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo dell’azienda, almeno 104 giorni all’anno, e se l’attività rappresenta la tua fonte di reddito principale e occupa la maggior parte del tuo tempo.
Per iscriverti alla gestione IAP, invece, devi ottenere il titolo di imprenditore agricolo professionale. Per ottenerlo devi fare domanda agli uffici della Provincia e devi avere specifiche conoscenze professionali agricole (un diploma o una laurea in agraria, oppure aver frequentato corsi riconosciuti dalla Regione o esercitare l’attività agricola da almeno 3 anni) e l’attività agricola deve rappresentare almeno il 50% del tuo reddito e del tuo lavoro (ma le percentuali potrebbero variare a seconda della Regione in cui stai aprendo l’attività). - Ottenere le eventuali autorizzazioni sanitarie dalla ASL di competenza (questo dipende dal tipo di attività che svolgerai).
5. Gestisci e promuovi la tua azienda agricola
Ora non ti resta che acquistare tutto quanto il necessario per coltivare o allevare e rimboccarti le maniche per avviare le tua attività e portarla al successo.
Per farla crescere e conquistare un ampio pubblico di clienti, però, un buon prodotto non basta: devi farlo conoscere al mondo!
Attraverso i canali digitali come un sito web ottimizzato per i motori di ricerca e le piattaforme social, puoi promuovere la tua azienda, comunicare la tua mission, dare visibilità ai tuoi prodotti e far sapere come acquistarli.
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Per sfruttare al meglio i social, leggi la nostra guida “come usare i social network per le aziende”.
Quanto costa aprire un’azienda agricola
La risposta è “dipende”. Purtroppo, infatti, è impossibile dare una risposta valida per tutti poiché i costi variano molto a seconda dei seguenti fattori:
- Il luogo in cui si intende acquistare o affittare il terreno e la quantità di ettari necessari;
- l’eventuale spesa per la creazione delle strutture utili per svolgere l’attività scelta (es: stalle, magazzini, serre, impianti di irrigazione, ecc.);
- l’acquisto di macchinari;
- lo stipendio degli eventuali dipendenti;
- il tipo e la quantità di materie prime;
- i costi delle utenze di acqua, gas, elettricità e per la gestione dei rifiuti;
- i costi del carburante;
- i costi per l’eventuale acquisto del bestiame e dei mangimi;
- le eventuali spese veterinarie;
- i costi dell’iscrizione alla Camera di Commercio;
- le spese di manutenzione ordinaria
- i contributi INPS
- le tasse
Delle alternative valide per ridurre un po’ i costi possono essere:
- L’acquisto di macchinari usati
- Iniziare con un’attività piccola per poi ingrandirla in caso si ottengano risultati positivi
- Rilevare un’attività già avviata e dotata di tutto il necessario.
Infine, se hai poco budget a disposizione puoi fare richiesta per un finanziamento a fondo perduto o per un prestito. Sia le Regioni che l’Unione Europea pubblicano spesso bandi utili, per questo ti consigliamo di tenere sempre d’occhio il sito di Coldiretti Giovani, di Confagricoltura e della Commissione Europea.