Come aprire un centro scommesse: costi e procedure

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Quello del gambling è un mercato enorme, e i centri scommesse sono diffusi sia nelle grandi città che in centri abitati più piccoli. Se ti sei chiesto come aprire un centro scommesse, magari perché vorresti metterti in proprio e avviarne uno tuo, in questa guida trovi tutte le informazioni che ti occorrono.

Iniziamo!

Cos’è un centro scommesse e di cosa si occupa

Requisiti per aprire un centro scommesseI centri scommesse sono imprese che raccolgono scommesse di vario tipo in Italia su concorsi e pronostici, scommesse sportive e non sportive.

Esistono vari tipi di centri scommesse:

  • Agenzie con licenza indipendenti
  • Agenzie con licenza in franchising
  • Corner PDC (Punto di Commercializzazione): è un corner scommesse che gode della convenzione con un centro scommesse italiano o estero con licenza. Il gestore del PDC non può accettare scommesse al banco ma può far aprire conti ai giocatori e ricaricarli. Il PDC non è un’attività a sé: occorre avere già un’attività in cui inserirlo, come una tabaccheria o un bar.
  • Corner CED: è un centro di elaborazione dati che, grazie all’affiliazione con un’agenzia estera (spesso senza licenza AAMS) consente al proprietario di piazzare le scommesse per conto dei clienti. Tuttavia, per lo stato italiano non è legale consentire il gioco senza licenza. In alcuni casi le agenzie estere affiliate hanno fornito protezione legale all’affiliato, ma si tratta comunque di un percorso impervio ed è quindi sempre consigliabile informarsi presso un legale prima di decidere di intraprenderlo.

Aprire un centro scommesse: leggi da rispettare

I requisiti giuridici necessari per aprire un centro scommesse sono sanciti da:

  • Decreto regio 773/31, art. 88: l’esercizio delle scommesse è concesso solo a soggetti concessionari o autorizzati dai Ministeri o altri enti previsti dalla legge e a soggetti incaricati dal concessionario o dal titolare di autorizzazione;
  • Dpr 169/98: sancisce tutti gli aspetti organizzativi, fiscali, funzionali e sanzionatori in tema di scommesse per le corse di cavalli;
  • Legge 133/99, art. 16: dispone che il Ministro delle Finanze può disporre l’accettazione di nuove forme di scommesse, a totalizzatore o a quota fissa per eventi sportivi, oltre a quelle sulle corse di cavalli e competizioni del CONI. Di conseguenza, autorizza l’emissione di concorsi, pronostici, giochi di abilità e Bingo;
  • 722/55: sancisce la normativa sull’esercizio di lotterie;
  • Legge 528/82: sancisce che il gioco del Lotto è di monopolio statale;
  • Legge 296/06: introduce i giochi numerici a totalizzatore come l’Enalotto ed è stata aggiornata con decreti successivi che introducono anche le forme di gioco “Superstar”, “Win for Life” e “Eurojackpot”.

Come aprire un centro scommesse indipendente: requisiti e costi

Quanto costa aprire un centro scommessePer aprire un centro scommesse esistono vari requisiti minimi da rispettare, come possedere le licenze per esercitare legalmente in Italia. Avrai bisogno di:

  • Fedina penale pulita
  • Presentare la richiesta di avvio per la licenza AAMS: va presentata entro il 31 dicembre dell’anno in corso sul sito della Polizia di Stato. In seguito, viene emanato un bando (sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) in cui dovrai risultare vincitore.
  • Presentare la richiesta per la licenza di pubblica sicurezza alla Questura: racchiude i requisiti minimi per l’apertura di un centro scommesse.
  • Aprire la Partita Iva e iscriverti alla Camera di Commercio.
  • Avere un locale adeguato con certificato di agibilità: il locale può essere di proprietà o in affitto. In genere, bastano 10 mq per un corner mentre per un centro scommesse serve un locale dai 60 mq ai 150 mq. Per legge i centri scommesse devono essere posizionati lontani da scuole o luoghi di culto.
  • Creare delle convenzioni con i concessionari di licenze in Italia: i principali sono Sisal, Snai e Lottomatica che offrono un accordo standard da firmare. In genere, le convenzioni si firmano in 4-5 mesi.

I costi per aprire un centro scommesse indipendente sono molto alti perché, per richiedere la licenza AAMS, sono richieste alcune centinaia di migliaia di euro. Per far scendere notevolmente i costi si può aprire un centro scommesse con licenza in franchising (approfondiremo questo punto nel paragrafo successivo).

Ai costi di licenza, vanno aggiunti i costi di apertura e gestione dell’attività, tra cui:

  • Utenze
  • Dipendenti
  • Affitto (se presente)
  • Arredamento, televisori e abbonamenti a canali sportivi
  • Software gestionali e infrastruttura tecnologica
  • Connessione Adsl e abbonamento a canali sportivi
  • Tasse

Quanto costa aprire un centro scommesse in franchising

Puoi scegliere di aprire il tuo centro scommesse in due diversi modi: creare una tua attività indipendente oppure affidarti ad un’azienda madre che concede l’utilizzo della sua licenza in franchising. Le due soluzioni sono molto differenti in termini di gestione e di costi da sostenere. 

Per aprire un centro scommesse in franchising dovrai affidarti ad una delle tante aziende di bookmakers che consentono le affiliazioni commerciali, sfruttando la loro licenza AAMS.

I benefici del franchising sono vari:

  • Licenza per l’attività
  • Soluzioni “chiavi in mano” per far partire da subito il business con un investimento iniziale e una fee mensile
  • Fornitura di tutto il necessario per l’apertura, come l’arredamento dei locali, la creazione della pubblicità e la fornitura di software gestionali, assistenza fiscale, televisioni, slot machine, con un pagamento a rate o in forma gratuita
  • Utilizzo di un marchio conosciuto e famoso
  • Assistenza, manutenzione e formazione
  • Costi iniziali bassi

Di conseguenza, esistono anche dei limiti imposti dal franchisor. In genere, ogni settimana il concessionario elargisce all’esercente (colui che gestisce la filiale) una percentuale sui ricavi, che varia in base al tipo di scommesse effettuate. Dopo tre mesi, riceverai una compensazione trimestrale pari al 50% circa dei ricavi del punto vendita, al netto delle tasse e delle vincite. Ciò significa che se con i pagamenti settimanali non hai superato la cifra corrispondente al 50% dei ricavi, non riceverai alcuna compensazione.

I ricavi variano in base al numero di scommesse registrate e alla loro entità. Ricorda però che dovrai sottrarre a questi non solo le commissioni per il concessionario ma anche i costi di gestione dell’attività.

Per aprire un punto scommesse in franchising, dunque, è necessario un investimento iniziale che varia dagli 8.000 ai 25.000 euro.

Per un corner, invece, il prezzo è molto più basso: se hai già un’attività, come un bar o un negozio, puoi inserire un corner con una cifra dai 2.000 agli 8.000 euro.

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