Come aprire un’impresa artigiana: la storia di Officina Dario Pegoretti
Officina Dario Pegoretti è una piccola impresa artigiana veronese che si occupa di creare telai di bici personalizzati in base alle richieste dei clienti. La maestria di Dario Pegoretti, il fondatore, e degli altri artigiani che lavorano ogni giorno con passione per creare prodotti di design e di ottima qualità, ha reso il brand conosciuto anche all’estero. Pietro Pietricola, che oggi gestisce Officina Dario Pegoretti, ci ha raccontato la storia di questa impresa, ci ha spiegato in che modo, per loro, gli strumenti digitali come il sito web e la suite Microsoft 365 siano fondamentali per portare avanti il business, e ha dato qualche consiglio per chi vorrebbe aprire un’attività artigianale come questa.
Descrivici brevemente l’impresa: qual è la sua storia e come si svolgono i processi al suo interno?
“Questa azienda è nata con il suo fondatore, Dario Pegoretti, che ho conosciuto un po’ di anni fa. Andai a lavorare da lui e con lui ho imparato questo mestiere, che ormai svolgo da 25 anni. Purtroppo due anni fa Dario è venuto a mancare e adesso portiamo avanti ciò che lui ha insegnato a me e ciò che io cerco di insegnare a mia volta ai ragazzi che lavorano qui in officina.”
“Adesso, oltre a me ci sono altri tre ragazzi ad operare nella zona lavoro, mentre Cristina si occupa di gestire le richieste dei clienti, che a volte sono molto particolari. Senza di lei non si andrebbe avanti.”
“Per quanto riguarda il nostro processo di lavorazione, invece, tutto parte dai tubi forniti dal nostro partner Columbus e che sono fatti su misura e personalizzati per noi. Da lì inizia il nostro lavoro, dalla messa in maschera del telaio con le misure del cliente fino ad arrivare alla verniciatura, passando prima per la saldatura, la rifinitura dei filetti, il controllo dell’allineamento e l’aggiunta degli accessori e dei cavetti per il freno e il cambio.
La verniciatura è un po’ il nostro “imbuto”, perché devi leggere tutto quello che il cliente vuole, ed è anche il momento in cui appare tutto quello che colpisce l’occhio appena un cliente riceve il prodotto.”
Qual è stato il “punto di partenza” di questa attività? Quello che ha dato l’idea per iniziare questo tipo di lavoro?
“Da quello che mi ha detto Dario anni fa, quello che lo ha fatto partire è stato forse abbastanza comune a tutti. Lui correva in bici, conobbe quello che poi sarebbe diventato suo suocero perché aveva una squadra e gli propose di entrarci, ma Dario disse di no. Rimase comunque una collaborazione. Dopo la fine del suo percorso nelle corse in bici, iniziò ad insegnare educazione fisica a Bologna ma continuando a frequentare l’ambiente veronese e il futuro suocero, che gli chiese se voleva andarlo ad aiutare in officina. Da questa cosa è iniziato tutto. Anni dopo, dopo la morte del suocero e la decisione della suocera di dismettere tutto, Dario si è trovato con qualche macchinario e lì ha deciso di aprire la sua officina.”
“Nei primi tempi ha iniziato facendo il terzista per aziende come Pinarello e Carrera, per racimolare un po’ di soldi, mentre il suo nome sui telai è arrivato a metà degli anni Novanta.”
Che consiglio daresti a chi sogna di aprire un’azienda come Officina Dario Pegoretti o un’attività artigianale?
“Io consiglio di metterci passione, perché se fai una cosa con passione hai continuamente voglia di crescere e andare ogni giorno, se invece ti metti nella modalità ‘ok, lavoro qui dentro, mi prendo lo stipendio e faccio l’operaio’, allora impari alcune cose ma poi finisce lì e diventi uno qualunque, annoiato, che il lunedì mattina va al lavoro, cosa che a me non è mai successa.”
Quali sono state le sfide più grandi che avete dovuto affrontare negli anni, come le avete superate e quali sono stati i punti si svolta di Pegoretti?
“Una piccola sfida c’è stata con l’avvento dell’alluminio, che per fortuna non ci ha turbato più di tanto perché facevamo già il nostro alluminio. Quando è arrivato il carbonio, però, c’è stato un momento di crisi perché l’attenzione si è focalizzata su questo nuovo materiale. Noi restammo un po’ perplessi e non sapevamo bene cosa fare: se fossimo andati dietro alla massa di tutti coloro che costruivano telai, ora faremmo telai in carbonio anche noi, ma è chiaro che in questo caso ci saremmo trovati a lottare con la concorrenza. Si decise quindi di resistere e di continuare a credere che prima o poi questo prodotto sarebbe tornato.
Ci sono stati 3 o 4 anni difficili, poi il supporto degli Stati Uniti, che aveva sempre una nicchia di attenzione per l’acciaio, ci ha aiutato. Adesso sembra che la nostra scelta ci stia ripagando. Poi è chiaro che devi essere sempre attento a quello che fai, devi essere sempre preparato qualitativamente. La personalizzazione dev’essere quel plus che dai al cliente finale, perché può comprare un telaio da qualsiasi altra parte se uno è bravino a fare le cose, perché fino ad un certo punto tutti possono essere capaci; tuttavia, ci sono attenzioni come quella per il tubo personalizzato, per i particolari che vanno sul telaio con attenzione all’estetica, per la verniciatura, ecc. che sono tutte cose che rendono il prodotto diverso da quello degli altri.
Considerato che lavorate soprattutto con l’estero, quanto vi ha aiutato il sito web a trovare nuovi clienti e a far conoscere il vostro laboratorio nel mondo?
Se ripenso ai primi tempi con Dario, gli ordini ci arrivavano tramite il nostro distributore negli Stati Uniti via fax. Ricordo bene quando il fax si inceppava! Dario aveva un sito ma era un sito più che altro fotografico. Oggi, invece, per noi il sito è tutto, è il cuore dell’azienda. E lo era anche prima del lockdown, ma oggi ancora di più.
Il ciclismo è un’attività globale, e i nostri clienti sono sempre venuti da tutto il mondo. Se oggi mancasse la connessione internet, per me sarebbe come se si fosse rotto un macchinario dell’officina; è indispensabile ed è una parte integrante dell’azienda. Niente sito, niente affari! Ma più di questo, il sito deve cercare di replicare la reale sensazione di essere qui nella Bottega, deve mostrare quello che creiamo, quello che un cliente può aspettarsi, quello che una Pegoretti significa. Si tratta di molto, ma bisogna provare.
Il lockdown ci ha appena mostrato uno scorcio di futuro, come dieci anni compressi in uno solo: il digitale è diventato tutto. È quasi un test: si può essere davvero in grado esportare il proprio brand nel mondo, su ogni dispositivo? Le lezioni che abbiamo imparato sono altrettanto importanti. Le abitudini cambieranno, e la gente si aspetterà sempre di più dai brand, non importa quanto piccoli. Quindi ora è il minimo saper gestire cose come l’ecommerce, la raccolta di richieste online e offrire tutti quegli elementi di dettaglio ormai necessari nella relazione tra cliente e prodotto.
Perché avete scelto di utilizzare Microsoft 365 e in che modo vi ha aiutato a gestire e svolgere il vostro lavoro?
GoDaddy rende facile aggiungere servizi extra nella propria area account, e la loro partnership con Microsoft 365 ha garantito un processo piuttosto semplice per attivare le nostre e-mail e renderle funzionanti. Per una piccola azienda sempre alle prese con il tempo come la nostra, tutto ciò che rende le cose più facili e veloci è molto apprezzato! E naturalmente, durante il lockdown inviare e-mail ai nostri clienti è stata un’ancora di salvezza.
Normalmente la Bottega riceve un sacco di visitatori durante la settimana, da clienti che vengono a prendere le misure per un nuovo telaio, fanno un salto per un caffè, un pezzo di torta, il pranzo – le ragioni sono molte! È stato difficile, quindi, quando tutto è sparito all’improvviso. Tuttavia, con un servizio di posta elettronica affidabile e strumenti facili da usare, abbiamo potuto almeno rimanere in contatto e gestire il business senza interruzioni, affrontando l’aumento delle richieste digitali.
Pensi che gli strumenti digitali offerti da GoDaddy siano importanti per mantenere vivo il business in momenti difficili come questo?
Assolutamente sì. Avere chiarezza negli strumenti che utilizziamo, i servizi che abbiamo acquistato, il tutto attraverso un portale facile da usare, con un servizio clienti ottimo e reattivo è estremamente importante. Non credo che abbiamo mai sperimentato un servizio di assistenza più veloce, o più completo, di quando contattiamo GoDaddy con una richiesta di tanto in tanto. Questo livello di assistenza non ha prezzo.
Qual è un punto di arrivo ideale che vi siete prefissati?
Forse non avremo mai un punto di arrivo perché credo che se uno mette passione in quello che fa, deve crescere ogni giorno. Forse ci si può dare un punto di arrivo simbolico, ad esempio “ho 60, ora smetto”, ma non lo è comunque, perché se hai passione continui comunque.
Dai ai lettori un consiglio per aumentare la visibilità online sulla base di ciò che ha funzionato per la vostra impresa.
Per noi, si è trattato di guardare dove sono i nostri clienti, sia nel mondo che online. Nel mondo sono globali, quindi il nostro sito deve essere disponibile in tutti i paesi e in inglese. Su internet, Instagram è per noi una priorità assoluta, perché questa piattaforma è intrinsecamente visiva, e quando vogliamo mostrare i nostri prodotti, la vernice e i dettagli, ci permette di creare una connessione diretta con i nostri clienti e i nostri fan. Ma oltre a questo, abbiamo fatto anche un grande sforzo per costruire il nostro database di e-mail.
Instagram è fantastico, ma cosa succederebbe se il nostro account scomparisse domani a causa di un hackeraggio, o di qualche cambiamento di policy? Improbabile, forse, ma possibile. Così abbiamo incoraggiato i visitatori del nostro sito ad iscriversi alla nostra newsletter, sia tramite Instagram che con Mailchimp sul sito. I risultati sono stati incoraggianti e, man mano che i nostri abbonati aumentano, la sensazione di sicurezza che deriva dal possedere dati nostri e dall’avere una connessione a un pubblico che non può essere disturbata così facilmente è molto confortante.
Un ultimo punto degno di nota è l’importanza di investire nella qualità. Che si tratti di parole o di immagini, ci prendiamo il tempo di presentarci online con lo stesso alto livello e lo stesso standard di finitura dei nostri telai. Allineare il lato digitale del business con i nostri prodotti e il nostro brand crea una connessione senza soluzione di continuità che comunica ai nostri clienti che tutto è importante – il nostro lavoro è importante.