Come aprire una casa editrice: la storia di Tunué

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Dal web all'editoria

Tunué è una casa editrice specializzata in graphic novel che ha visto proprio nel digital il suo punto di partenza. Tutto ha avuto inizio nel 2001 dal portale web Komix.it Fumetti @ 360°: la passione dei suoi fondatori per i fumetti, la letteratura, il cinema e l’animazione li ha spinti dopo pochi anni ad aprire la casa editrice Tunué, il cui obiettivo è quello di stimolare la curiosità intellettuale dei lettori, emozionare, divertire e produrre storie che possano essere trasmesse di generazione in generazione. 

Abbiamo chiesto a Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente, i due fondatori, di raccontarci com’è nata questa impresa e di dare qualche consiglio a chi sogna di aprire una casa editrice.  

Aprire una casa editrice: la storia di Tunué. I fondatori
A sinistra Emanuele Di Giorgi, a destra Massimiliano Clemente

Di che cosa si occupa Tunué e qual è la sua storia?

La Tunué nasce nel 2004 come naturale evoluzione delle professionalità del gruppo fondativo del portale Komix.it Fumetti @ 360°, punto di riferimento web nei primi anni Duemila. Oggi è una casa editrice specializzata in graphic novel per lettori junior e adulti, nonché nella saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeni pop contemporanei.

Cosa serve, sia a livello pratico che “personale”, per aprire una casa editrice come la vostra? 

Prima di ogni cosa servono un’idea e un progetto editoriale che abbiano un portato innovativo per il mercato di riferimento, il tutto rafforzato da una volontà quasi ascetica nel perseguire questo mestiere.

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Gli strumenti digitali come il sito web, hanno aiutato la vostra casa editrice a crescere e a farsi conoscere dal pubblico? 

Tunué è nata dal web, come naturale prosecuzione del progetto Komix.it, che nel 2004 era notizia precaricata di Google news, quindi la rete è nel DNA della casa editrice.
L’attenzione e la cura per la comunicazione on line occupa da sempre una parte importante delle nostre risorse.

Quali impatti ha avuto la diffusione del Coronavirus sulla vostra attività e come avete superato eventuali difficoltà? 

La sede della casa editrice TunuéLa pandemia ci ha portato a riflettere su quale fosse il nostro vero core business e puntare tutto su quello, ossia i fumetti. Abbiamo chiuso diverse collane e ridotto il numero totale di libri pubblicati nell’anno, ma non dei fumetti, che sono il nostro zoccolo duro. I risultati si sono visti perché alla fine dell’anno 2020 abbiamo chiuso con un +67% di sellout e nel 2021 corriamo con una crescita di più del 300% di sellout (siamo la seconda casa editrice in Italia per tasso di crescita), anche grazie al fenomeno Pera Toons, che oggi è il secondo autore più venduto sul mercato italiano nel settore fumetti/graphic novel dopo Lyon Gamer e davanti a nomi ben più conosciuti. 

Da un punto di vista organizzativo durante i vari lockdown abbiamo lavorato in smart working con una serie di riunioni pianificate e grazie a un team già affiatato siamo riusciti a portare avanti tutte le attività senza particolari problemi.

La strada per aprire una casa editrice di successo può essere lunga. Da cosa è partito tutto e cosa vi ha ispirato? Cos’è che vi ha fatto decidere di mettervi in gioco e di intraprendere questo percorso? 

Come detto, la strada per aprire una casa editrice può essere molto semplice e veloce, che poi abbia successo o meno è un altro discorso. E in ogni caso, l’eventuale successo è sempre una situazione instabile, non perenne, che va sempre sostenuta. La nostra storia è partita da una passione che negli anni si è sempre più strutturata, passando dal web alla carta stampata. In questo percorso sono cresciute le competenze e le professionalità, ma senza il collante dell’amore verso i libri e le storie, la cocciutaggine masochistica utile a superare certe situazioni, la dedizione assoluta alla causa, non avremmo fatto molta strada.

Tunué: fumettoQual è stata un’esperienza del percorso imprenditoriale che ricordate con soddisfazione? 

Tutto il lavoro che ci ha portati nel 2018 a entrare a far parte del gruppo editoriale Il Castoro, con un’operazione finalizzata a creare un polo innovativo nel mondo del graphic novel italiano e internazionale.

C’è stato un momento di svolta per la vostra attività? Qualcosa che vi ha dato quello “slancio in più” per superare eventuali difficoltà? 

Il culmine è stato certamente l’avere trovato un partner come Il Castoro, che ha saputo trasformare la nostra editoria di entusiasmo, in una realtà strutturata con un metodo organizzativo.

Ci sono però dei momenti salienti nella nostra storia come: l’essere stati notizia precaricata di Google news nel 2004, l’aver vinto per la prima volta già nel 2008 il premio Gran Guinigi Lucca Comics & Games con Rughe di Paco Roca, l’aver creato la prima collana forse al mondo di graphic novel per ragazzi «Tipitondi» nel 2010, l’aver non solo ristampato, ma anche creato le nuove storie di Monster Allergy, la ripubblicazione di quasi tutte le opere di Shaun Tan, L’Approdo su tutte, e l’aver con testardaggine insistito per pubblicare i lavori di Pera Toons, volendo aggiungere insieme a lui qualcosa in più rispetto alle sue già bellissime opere web. Forse senza questi successi oggi non ci sarebbe la Tunué che conosciamo.

I libri TunuéAvete un sogno per Tunué, uno o più obiettivi che vorreste raggiungere? 

Produrre storie che si trasmettono tra le generazioni, libri che possano cambiare o salvare una vita.

L’esperienza è una grande maestra. Raccontateci un errore da evitare quando si apre una casa editrice come la vostra, sulla base di ciò che avete imparato e di quello che non ha funzionato per voi. 

Pensare che i lettori, i librai e la promozione siano automaticamente sintonizzati sui gusti dell’editore, che le scelte editoriali abbiano una valenza artistico-commerciale a prescindere, e che il mondo fuori dalle redazioni non aspetti altro che i tuoi libri. Quando ci si spoglia da queste convinzioni (quando si guarisce dalla sindrome dell’incompreso) allora si è fatto il primo passo per passare da una editoria di entusiasmo a una che ambisca a restare, a crescere e a progettare.

Date ai lettori un consiglio per aumentare la visibilità online sulla base di ciò che ha funzionato per voi. 

La fortuna delle opere è nella loro qualità, ma da sola questa non basta. C’è bisogno di farle conoscere, di diffondere, ossia di attivare il passaparola. Sempre più la nostra comunicazione è rivolta ai lettori finali, perché sinceri nei loro giudizi. A loro chiediamo di recensire, segnalare, fotografare i libri che gli piacciono, perché sicuramente il loro parere sarà ascoltato con maggiore forza dai loro amici e frequentatori della rete e questo permetterà di generare il tanto auspicato passaparola, che può decretare il successo editoriale.

Tunué: libriPerché avete scelto di utilizzare gli strumenti di GoDaddy?

Il sito è semplice da utilizzare, le offerte vantaggiose e la qualità e sicurezza sono riconosciuti da un numero veramente enorme di utenti. Abbiamo deciso di rinnovare per cinque anni i nostri domini, così da avere un orizzonte temporale stabile e lavorare con la giusta programmazione.

Chiara C.
Chiara è una Web Content Specialist laureata in comunicazione digitale. Da 7 anni lavora nel mondo digital come content strategist e copywriter. Le piace scrivere, ha una passione per il dinamico mondo della comunicazione online, il rock e la pizza.