Comunicazione efficace: consigli per leader di successo

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No, il megafono non ti servirà!

Siamo animali sociali, e proprio per questo motivo riuscire a comunicare efficacemente con chi ci sta attorno è importante. In ambito lavorativo, la comunicazione efficace diventa fondamentale per guidare un’azienda, o anche solo il proprio team, verso un obiettivo comune.

La capacità di comunicare in modo efficace rientra tra le cosiddette “soft skill” di un buon leader, e può fare davvero la differenza influendo sul clima lavorativo e sulla produttività dei collaboratori. 

Sembra che il magnate americano John D. Rockefeller conoscesse molto bene le potenzialità e i vantaggi che la capacità di comunicare efficacemente poteva apportare ad un business, tanto che gli viene attribuita la frase: “La capacità di trattare con le persone è un bene acquistabile come lo zucchero o il caffè, e pagherò di più per questa capacità che per qualsiasi altra cosa al mondo”. 

Insomma, la comunicazione efficace è una delle caratteristiche fondamentali di un buon leader, e se non hai la fortuna di avere già questa dote, puoi sempre lavorarci su per migliorare con il tempo e la pratica. Vediamo alcuni consigli per la comunicazione efficace sul lavoro.

Comunicazione efficace: 5 consigli per leader di successo

Cosa vuol dire comunicare efficacemente? 

Essere in grado di spiegarsi in modo chiaro con qualsiasi interlocutore e in qualsiasi contesto usando in modo appropriato sia il linguaggio verbale che non verbale (tono della voce, gestualità, espressioni del viso), esprimendo se stessi al meglio ed entrando in sintonia con l’interlocutore ascoltandolo attivamente.

Per comunicare in modo efficace, infatti, non si può fare attenzione solo al modo in cui diciamo qualcosa, ma occorre tenere in considerazione anche la persona a cui si sta parlando, che è un elemento altrettanto importante nel processo comunicativo. 

Detto ciò, se vuoi migliorare le tue abilità e diventare un maestro della comunicazione efficace sul lavoro, segui questi 5 consigli:

  1. Ascolta attivamente chi ti sta attorno
  2. Entra in connessione con il tuo interlocutore
  3. Comunica in modo assertivo
  4. Fai domande
  5. Riassumi

Approfondiamo ognuno di questi 5 punti. 

1. Ascolta attivamente chi ti sta attorno

Comunicazione efficace: ascoltare

Potrà sembrarti strano, ma uno dei fattori più importanti per una comunicazione efficace è partire dall’ascolto dell’altro. Specifichiamo, non stiamo dicendo di “sentire” quello che ha da dire, ma di ascoltare in modo attivo e sinceramente interessato, concentrandosi mentalmente su quello che sta dicendo. 

L’ascolto attivo fa percepire all’interlocutore che si è realmente interessati a capire il suo messaggio e lo fa sentire compreso, creando la base per instaurare una buona comunicazione. 

Quando ascolti i tuoi colleghi o dipendenti (ma vale anche nella vita privata), drizza bene le orecchie e cerca di registrare mentalmente quello che ti viene detto in modo obiettivo, quindi senza applicare tue interpretazioni o distorsioni. 

Devi capire il punto di vista dell’altro.

Ascolta in silenzio, fai qualche domanda per approfondire i punti che ritieni più importanti e, alla fine, riassumi al tuo interlocutore quello che ti ha detto per essere sicuro che sia corretto.

2. Entra in connessione con il tuo interlocutore

Altro fattore importante della comunicazione efficace sul lavoro (e in ogni altro campo) è l’empatia, strettamente legata all’ascolto attivo. Essa permette di entrare in connessione profonda con il proprio interlocutore, comprendendo le sue emozioni e il suo vissuto interno senza giudicarlo.

Fai attenzione al modo in cui la persona che ti è davanti sta comunicando con te. Ti servirà per entrare in sintonia con lui a livello emotivo.

Da parte tua, invece, per creare una connessione empatica con il tuo interlocutore puoi usare ad esempio lo storytelling, aprendoti con l’altro e raccontando come hai vissuto un’esperienza simile, oppure usando (con cautela) un po’ di humor. Lo humor, se usato in modo appropriato, consente di “rompere il ghiaccio” e di farsi percepire più vicini al proprio ascoltatore. 

3. Comunica in modo assertivo

Comunicazione assertiva

L’assertività è la capacità di esprimere se stessi, le proprie opinioni ed emozioni in modo calmo e sincero rispettando il punto di vista e i diritti degli altri, quindi senza offendere o aggredire.  

Secondo gli psicologi statunitensi Robert E. Alberti e Michael L. Emmons, l’assertività è:

Un comportamento che permette a una persona di agire nel proprio pieno interesse, di difendere il proprio punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i propri diritti senza ignorare quelli altrui.

Per dirla in parole povere, una delle componenti di una comunicazione efficace è la capacità di farsi valere senza essere aggressivi e creando un clima positivo. Tutto ciò è alla base di un confronto positivo con gli altri.

Prima di parlare, chiarisci nella tua mente ciò che vuoi dire per mostrarti più sicuro di te. Esprimi la tua opinione o punto di vista in prima persona e in modo pacato e calmo, mantenendo il contatto visivo con il tuo interlocutore, usando un tono di voce rilassato e un’espressione del viso vivace. Sii diretto e conciso. Motiva i tuoi eventuali “no” o le tue richieste e, se non sei d’accordo con l’opinione del tuo interlocutore, mostra comunque che la rispetti prima di esporre la tua visione delle cose. 

4. Fai domande

Le domande consentono di mostrare interesse verso una persona, di accumulare maggiori informazioni e, se usate in modo sapiente, di guidare la conversazione.

Esistono due tipologie di domande: 

  • Domande chiuse: prevedono una risposta secca, tendenzialmente sì o no, e consentono di ottenere l’informazione che serve in modo rapido.
  • Domande aperte: richiedono una risposta articolata e consentono di ottenere più informazioni e di capire meglio i desideri e le richieste dell’interlocutore.

5. Riassumi

Una comunicazione efficace, soprattutto in ambito lavorativo, può ripercuotersi sulla produttività di un team o sulla riuscita o meno di un progetto. 

Alla fine di una conversazione con il tuo interlocutore – pensiamo ad esempio ad una riunione o ad una call – è bene riassumere brevemente quanto detto, ricordando quali sono le aspettative delle due parti e definendo gli obiettivi. Questo ti consentirà di accertarti che tu e il tuo interlocutore vi siate capiti a vicenda. 

C’è chi sa comunicare efficacemente in modo naturale e c’è chi, invece, non ha questa dote innata. Se rientri nel secondo caso, non disperare! Con la pratica potrai migliorare moltissimo e diventare un leader in grado di comunicare bene sia in ambito lavorativo che nella vita di tutti i giorni.