Imprese femminili: il COVID-19 impatta di più sui business guidati da donne

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La situazione in Italia e nel mondo

Il mondo dell’imprenditoria femminile italiano è attivo e vivace, come dimostrano i dati del IV Rapporto sull’Imprenditorialità Femminile di Unioncamere (e che abbiamo riportato nella nostra infografica). Secondo il documento pubblicato dall’ente, infatti, negli ultimi 5 anni le imprese femminili sono aumentate a ritmi molto più sostenuti rispetto alle imprese aperte da uomini: +38.080 contro +12.704. Tuttavia, sembra che la diffusione del COVID-19 e il relativo lockdown abbiano frenato maggiormente la loro crescita: confrontando il periodo tra aprile e giugno 2019 con lo stesso trimestre del 2020, infatti, il numero di nuove aziende iscritte al Registro delle Imprese è calato del -42,3% per quelle femminili rispetto al -35,2% registrato per quelle maschili. Nello stesso periodo, la cessazione delle imprese femminili in Italia ha registrato un calo in linea con quello delle imprese maschili (-38,8% vs. -39,8%).

Imprese femminili in ItaliaLa maggior “sofferenza” delle imprese femminili, però, non riguarda solo la realtà italiana. Secondo quanto rileva il Global State of Small Business Report (IV Wave) stilato da Facebook e OCSE grazie ad una survey a cui hanno partecipato imprenditori, manager e dipendenti in più di 50 paesi, le imprese femminili si sono trovate a chiudere più spesso di quelle di proprietà o gestite da uomini: a maggio 2020 il tasso di chiusura era del 27% mentre quello delle imprese maschili era del 20%. Ad agosto 2020 la discrepanza è diminuita (passando al 16% contro il 14%) ma è rimasta, e potrebbe tornare ad aumentare per le nuove misure di sicurezza di questo periodo. Ma come mai le imprese femminili hanno chiuso di più?

Secondo il report, questo dislivello sarebbe dovuto in parte al fatto che le imprese femminili sono maggiormente concentrate nel settore dei servizi alla persona, che ha risentito maggiormente delle limitazioni imposte dai lockdown, sia in Italia che all’estero. 

Un altro aspetto interessante sottolineato dal report stilato da Facebook e OCSE, però, è che durante il lockdown “il peso delle ulteriori responsabilità domestiche è caduto in modo sproporzionato sulle dirigenti d’azienda donne”: solo l’11% dei dirigenti maschi ha affermato di aver speso almeno 6 ore al giorno occupandosi delle responsabilità domestiche contro il 23% delle dirigenti donne. La maggiore quantità di tempo speso per l’istruzione dei figli a distanza, la loro cura e i lavori domestici ha influito sulla capacità di concentrarsi sul lavoro.  

Le imprese femminili: un ruolo importanteIl ruolo delle donne e il loro contributo nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro è fondamentale, per questo è importante sostenere e incentivare la presenza femminile nelle imprese e nei luoghi di lavoro, favorire il networking e puntare sulla formazione delle bambine e ragazze in ambito tecnologico e scientifico. Sempre secondo i dati Unioncamere, infatti, nonostante le imprese femminili siano più attente all’ambiente e alla responsabilità sociale e adottino maggiormente misure di welfare aziendale, registrano delle fragilità nel campo dell’innovazione rispetto ai colleghi maschi: solo il 56% delle imprese femminili “under 35” ha introdotto innovazioni nel proprio business contro il 59% di quelle maschili, e solo il 19% ha investito in tecnologie digitali d’impresa 4.0, contro il 25% delle imprese giovanili guidate da uomini. 

GoDaddy, che supporta le imprenditrici e gli imprenditori di tutti i giorni fornendo strumenti per portare i business online, è vicino alle donne che vogliono mettersi in gioco nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro. Proprio con questo obiettivo Irana Wasti, Regional President GoDaddy EMEA, ha fondato GoDaddy Women in Technology (GDWiT), un’organizzazione di networking che si occupa di promuovere la crescita professionale delle donne all’interno di GoDaddy e di favorire una maggiore diversità nel settore tecnologico.

Per evidenziare le ripercussioni della diffusione del COVID-19 sulle imprese femminili in Italia e nel mondo, abbiamo raccolto i dati più interessanti dei report di Unioncamere e di Facebook e OCSE in un’infografica.

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Infografica sulle imprese femminili in Italia e l'impatto del COVID-19