Imprese e innovazione: 10 modi per essere innovativi
L’innovazione è ciò che permette all’Uomo di progredire, in qualsiasi campo essa venga applicata. Se prendiamo in considerazione le imprese, ad esempio, l’innovazione consente loro di rimanere al passo con i tempi (e con i competitor) ma anche di proporre alle persone prodotti e servizi capaci di rispondere a nuove esigenze, o addirittura in grado di modificare abitudini e stili di vita (pensiamo, ad esempio, come la quotidianità sia cambiata drasticamente da quando gli smartphone sono comparsi sul mercato).
Questi sono alcuni dei motivi che rendono l’innovazione fondamentale per ogni impresa, per garantire la sua sopravvivenza e successo.
Ma in cosa consiste l’innovazione e in che modo le imprese possono essere più innovative?
Iniziamo vedendo in modo molto sintetico alcune delle teorie più conosciute su questo tema per addentrarci poi sui 10 consigli pratici per essere più innovativi, che abbiamo raccolto in una pratica infografica.
1. L’innovazione secondo Joseph Schumpeter
Secondo Schumpeter, l’innovazione può essere di 5 tipi:
- Lancio di un nuovo prodotto o di una nuova gamma di prodotti già noti
- Applicazione di nuovi metodi produttivi o di vendita
- Apertura di nuovi mercati
- Acquisizione di nuove fonti di approvvigionamento di materie prime o semilavorate
- Creazione di una nuova struttura del settore, come la creazione o la distruzione di una posizione di monopolio
2. La mappa dell’innovazione secondo Gary P. Pisano
Secondo Pisano, invece, un’impresa può innovare in diversi modi, a seconda di quante risorse decide di investire in:
- Innovazione tecnologica
- Innovazione del modello di business
Partendo da questi due fattori, Pisano ha creato una mappa che prevede quattro tipi di innovazione.
Innovazione di routine (routine innovation)
È il tipo di innovazione più diffusa e coinvolge le competenze tecnologiche e il modello di business esistenti di un’azienda. Sono le piccole innovazioni che permettono ad esempio di migliorare un prodotto esistente portando un valore aggiunto ai clienti.
Un esempio: Un’impresa produce un motore più potente del precedente.
Innovazione dirompente (disruptive innovation)
Si basa su cambiamenti non particolarmente avanzati a livello tecnologico ma su un modello di business nuovo, in grado di rispondere alle esigenze di un diverso tipo di mercato, scardinando i modelli di business preesistenti e creando un nuovo scenario competitivo.
Un esempio: Spotify ha cambiato il modo di ascoltare e fruire musica.
Innovazione radicale (radical innovation)
È il tipo di innovazione “opposta” a quella disruptive perché si basa su grandi novità tecnologiche senza comportare modifiche profonde al modello di business.
Un esempio: La produzione di auto elettriche per un’azienda automobilistica.
Innovazione architetturale (architectural innovation)
Si tratta della tipologia di innovazione più sfidante per un’azienda perché comporta l’impiego di nuove competenze tecnologiche e la necessità di un nuovo modello di business.
Un esempio: I giornali cartacei hanno dovuto adattarsi alle ricerche online.
3. L’Open Innovation di Henry Chesbrough
Negli anni 2000 Henry Chesbrough ha teorizzato il nuovo modello di innovazione, quello della Open Innovation, secondo cui le imprese, per creare innovazione, non possono più basarsi solo su idee interne alla propria organizzazione, ma devono ricorrere soprattutto a idee esterne, collaborando con i propri stakeholder.