Cos’è la link building e come farla in modo efficace

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Impara l'arte di ottenere link in entrata

La competizione per conquistare le prime posizioni nelle pagine dei risultati di Google può essere molto agguerrita. Per questo esistono una serie di strategie SEO che hanno lo scopo di migliorare il posizionamento di un sito per aumentare la sua visibilità e attirare più traffico. Tra queste strategie troviamo la link building, attività che opera sui link in entrata verso un sito.

Hai un piccolo business e vorresti rendere il tuo sito più visibile su Google? Allora è arrivato il momento di prenderti due minuti per scoprire cos’è la link building e quali vantaggi può darti.

Ecco di cosa parleremo in questo articolo:

Iniziamo!

Cos’è la link building e a cosa serve

Cos'è la link buildingPrima di spiegare cos’è la link building è bene che tu sappia un concetto fondamentale: i motori di ricerca operano grazie ai link tra siti. Proprio i link, infatti, permettono ai crawler (o spider) del motore di ricerca di passare da un sito ad un altro per analizzarne il contenuto e decidere, poi, di restituire i risultati migliori all’utente che ha effettuato una ricerca. Tenendo in considerazione questo, ora possiamo dare una definizione di link building:

La link building è un’attività che consiste nell’acquisire link in entrata (backlink) al tuo sito con lo scopo di migliorare il suo posizionamento sui motori di ricerca.

 

Il numero di link in entrata, infatti, mostra a Google quanti siti considerano valido il tuo sito e i suoi contenuti. Come mai? Perché di solito quando un sito ne linka un altro è perché ritiene che fornisca informazioni utili per gli utenti, che si tratti di approfondimenti o di altre risorse.

Semplificando molto possiamo immaginare un link in entrata come una sorta di segnale di apprezzamento verso il tuo sito: più il tuo sito sarà linkato/apprezzato da altri siti web di qualità, più verrà valutato positivamente da Google che migliorerà il suo posizionamento.

A questo punto potresti pensare: beh ma allora è facile, basta contattare una grande quantità di siti e chiedergli di mettere un link che punti al mio, magari pagando qualcosina in cambio. SBAGLIATO! Se non si fa attenzione, infatti, la link building potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Vediamo perché.

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I pericoli della link building

Qualche anno fa il mondo della link building era un po’ come il Far West: per ottenere un posizionamento migliore su Google i siti agivano indisturbati acquistando e scambiandosi quanti più backlink possibile per manipolare il PageRank. Poi, però, nel 2012 lo sceriffo è arrivato in città: Google ha rilasciato l’aggiornamento Penguin che ha posto un limite all’attività di creazione di link indiscriminata dando maggiore rilevanza alla qualità dei link piuttosto che alla quantità. In particolare, da allora Google ha stabilito che:

Tutti i link creati per manipolare il PageRank o il ranking di un sito nei risultati di ricerca di Google potrebbero essere considerati parte di uno schema di link e quindi una violazione delle Istruzioni per i webmaster di Google. Ciò include qualsiasi comportamento che manipoli i link al tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.

In poche parole, dal 2012 in poi Big G ha posto un freno ai “furbetti” della creazione di link stabilendo che, se fatta in modo errato, questa pratica può addirittura penalizzare un sito web. 

Ma quali sono i modi sbagliati di fare link building? Ecco alcuni esempi:

  1. Acquistando o vendendo link scambiando denaro, prodotti o servizi e inviando prodotti gratuiti in cambio di recensioni positive che includono link.
  2. Scambiando link reciprocamente in modo eccessivo o creando pagine partner che hanno il solo obiettivo di creare crosslink.
  3. Creando campagne di articoli o guest post su larga scala con anchor text ricchi di keyword.
  4. Utilizzando programmi o servizi automatizzati per la creazione di backlink ad un sito.
  5. Richiedendo un link come parte di un contratto, dei Termini di servizio o di un qualsiasi accordo senza lasciare alla terza parte la possibilità di qualificare i link in uscita dal suo sito.
  6. Creando link non naturali (cioè non inseriti dalla redazione o dal proprietario del sito), ad esempio tramite pubblicità testuali per aumentare la classificazione PageRank. Puoi leggere altri esempi nella guida di Google.

A questo punto ti starai domandando se la link building può portare davvero dei vantaggi al tuo sito e come si fa nel modo giusto. Niente paura, di seguito risponderemo a queste domande.

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Come fare link building nel modo corretto

I link in entrata verso un sito sono ancora oggi un fattore importante per il suo posizionamento su Google perché il motore di ricerca li interpreta come un fattore di credibilità.

Affinché i backlink possano migliorare effettivamente il tuo PageRank, però, devono essere di qualità.

 

Per link di qualità intendiamo collegamenti provenienti da siti web considerati attendibili, popolari, autorevoli e pertinenti per l’argomento trattato. È importante anche che questi collegamenti siano ottenuti in modo “naturale”.

Puoi ottenere backlink principalmente in due modi:

  1. Pubblicando sul tuo sito contenuti approfonditi, accattivanti e ben scritti (ad esempio blog post, guide utili, infografiche e white paper), che possano invitare altri utenti e siti a linkarli spontaneamente per il loro valore aggiunto. In questo caso si parla di link earning, ossia di collegamenti ottenuti in modo completamente naturale. In questo modo, però, non avrai il controllo sui siti che decideranno di linkarti.
  2. Effettuando una campagna di link building, cioè mettendo in atto una strategia attenta per conquistare link in entrata da una serie di siti da te individuati, facendo in modo che i backlink sembrino ottenuti in modo naturale.

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Come fare una campagna di link building SEO

Ecco quali sono i passaggi per effettuare una campagna per ottenere link in entrata al tuo sito:

  1. Come fare link buildingIndividua il tuo obiettivo: quanti link vuoi ottenere? Verso quale pagina del tuo sito (ad esempio la homepage, una pagina del tuo blog, una pagina-prodotto)?
    Ricorda che il tuo obiettivo dev’essere realistico e non deve spingersi troppo in là: cercare di ottenere troppi link, infatti, farà capire a Google che stai mettendo in pratica una strategia per ottenere backlink in modo non naturale e ti penalizzerà.
  2. Trova il tuo target: pensa a quali tipi di siti potrebbero essere interessati ai tuoi contenuti/prodotti/servizi. Ad esempio, se sei una pizzeria di Roma potresti rivolgerti ai food blogger più autorevoli della città. Dopo aver pensato alle tipologie di siti che ti interessano, utilizza gli strumenti SEO come SEMrush, SEOZoom o Ubersuggest per analizzare la qualità dei siti e la loro domain authority. Crea una lista dei siti che vorresti raggiungere e visitali per trovare i contatti della redazione o di chi gestisce il sito.
  3. Crea un contenuto interessante: prepara il tuo contenuto con cura. Potresti scrivere un articolo in cui esponi i dati di un sondaggio o una ricerca che hai fatto, redigere un white paper o una guida dettagliata e approfondita su un argomento su cui sei esperto, oppure preparare un’infografica che raccoglie statistiche interessanti sul settore. Assicurati che il tuo contenuto sia interessante e “condivisibile”.
  4. Spargi la voce con una campagna di outreach: a questo punto dovresti avere una lista di contatti e un contenuto di valore. Prepara una mail in cui spieghi i motivi per cui il tuo contenuto merita di essere condiviso, quali azioni chiedi di fare, ed inviala alla lista di contatti personalizzandola un po’ per ogni destinatario. Potresti chiedere ad un blogger di pubblicare un tuo guest post con un link al tuo sito, oppure di scrivere un articolo in cui incorporare la tua infografica o, ancora, di creare un contenuto sullo stesso tema e inserire un link al tuo articolo di approfondimento o a un’altra pagina del tuo sito. Ricordati di specificare a quale anchor text vuoi che il link al tuo sito sia collegato.

Con un po’ di dedizione e pazienza dovresti riuscire a ottenere dei link in entrata al tuo sito, però c’è un però: non aspettarti di vedere risultati immediati. Per vedere gli effetti della link building c’è bisogno di tempo e comunque queste campagne devono essere integrate una strategia SEO a tutto tondo che comprenda sia l’ottimizzazione on-site che off-site.

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