Martina Vanda: il punto di partenza e di svolta di un’artista di talento

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Passione, impegno, studio

Romana, classe 1978, Martina Vanda è un’artista poliedrica che nel corso degli anni ha dato libero sfogo alla sua passione diventando un vero talento della scena artistica italiana e non solo. Grazie alla sua determinazione, all’impegno, allo studio costante e al sapiente utilizzo degli strumenti digitali come il sito web e i canali social, Martina Vanda è riuscita a farsi conoscere nel proprio settore e dal pubblico. 

Oggi i suoi lavori sono esposti in Italia, Giappone, Cina e Svezia e le sue illustrazioni, stampe e ceramiche sono presenti nei bookshop di importanti gallerie e musei, tra i quali il Museo MAXXI e il Museo Macro di Roma. 

Abbiamo chiesto a Martina Vanda qual è stato il suo percorso per diventare artista, quali sono stati i suoi punti di partenza, di svolta e di arrivo, e quale ruolo hanno avuto gli strumenti digitali per farsi conoscere online. 

Ecco cosa ci ha raccontato!

Martina Vanda: posterDi che cosa ti occupi?

Sono artista, mi occupo di disegno, illustrazione e ceramica.

Cosa serve per diventare un’illustratrice e ceramista di successo?

Sono tante le strategie per avere successo. Sicuramente bisogna credere nel proprio lavoro, nei propri ideali, e poi bisogna tirare fuori la forza per sostenerli a lungo termine, quindi la pazienza è l’altro ingrediente fondamentale, per me. Inoltre, ho sempre cercato di chiarire il più possibile i miei obiettivi e ho lavorato sodo per raggiungerli entro la data che mi ero prefissa. Nel frattempo è necessario fare anche tanta esperienza. 

Gli strumenti digital come il sito web, ti hanno aiutato a farti conoscere e a crescere come artista? 

Certamente. Ho costruito la mia pagina web nel 2007. Al tempo quasi nessuno dei miei colleghi l’aveva (al massimo usavano i blog).

Il giorno in cui comprai il dominio su GoDaddy fu molto emozionante. Questo mi diede una percezione molto più professionale del mio lavoro, ma anche all’esterno, ai miei clienti, apparivo più seria e strutturata (oltre che visibile).

Martina Vanda: ceramicheLa diffusione del Coronavirus ha avuto degli impatti sulla tua attività? Se sì, in che modo e come hai superato eventuali difficoltà?

Il Coronavirus è arrivato nel momento in cui stavo cominciando a lavorare con le gallerie per esporre dipinti e ceramiche. Avendo chiuso sia le gallerie, sia i bookshop museali con i quali già lavoravo, ho dovuto attivare molto velocemente il mio negozio online che finora non avevo mai pubblicizzato. Inoltre, sono tornata a lavorare con l’editoria; al momento sto illustrando due libri per due editori italiani.
Durante il primo lockdown, invece, ho avuto il tempo per dedicarmi a un progetto artistico che scalpitava per uscire da parecchio tempo, la realizzazione di animazioni

Quale pensi sia stato un punto di partenza per la tua carriera? 

Ci sono state tante partenze nella mia carriera. La prima è stata quella di studiare arte allo IED. La seconda, quella di andare via dall’Italia per 9 anni e di cominciare a lavorare con l’estero. La terza è stata riuscire a pubblicare il mio primo libro illustrato (Estela, grita muy fuerte!, ndr) che ad oggi ha venduto oltre 150 mila copie. 

In seguito ho cominciato a lavorare la creta e a raccontare storie con ceramiche illustrate. Ora dipingo anche e realizzo animazioni. Alla base di tutto, però, c’è sempre un approfondito studio e conoscenza dello strumento che utilizzo

Quale è stato un punto di svolta per la tua carriera?

Quando ho smesso di dipendere solo dagli editori per vedere pubblicati i miei lavori. Ho metabolizzato l’idea di diventare un po’ più autonoma e cominciato ad aprirmi a nuovi canali creando un pubblico e una clientela personale anche attraverso i social

E qual è stato un punto di arrivo, se lo hai raggiunto ?

Sono felice di aver resistito, di aver portato fino in fondo quelli che all’inizio potevano sembrare dei capricci, ovvero potermi muovere con disinvoltura e libertà da un mezzo ad un altro. Essere in grado di comunicare attraverso progetti artistici di diversa natura pur mantenendo il mio stile. 

Una cosa di cui vado molto fiera è che sono riuscita a portare nei bookshop museali del Macro, del MAXXI e del Palaexpo i miei progetti artistici in forma di libri, quaderni e stampe d’arte. I gift shop italiani tendono ad essere noiosi perché vi si trova solo merchandising di fabbrica, mentre in Inghilterra ci sono gli stimolanti lavori degli studenti delle accademie. 

Raccontaci un errore da evitare quando si intraprende un’attività come la tua.

L’unico errore possibile è quello di non credere abbastanza nel proprio progetto e lavoro.

L’altro è il confronto con gli altri, se per confronto si intende quello distruttivo e deleterio.

Martina Vanda: libroDai ai lettori un consiglio per aumentare la visibilità online sulla base di ciò che ha funzionato per te. 

Quello che funziona con me, sui social, è essere me stessa, ovvero mantenere un senso di gioco anche nella promozione del mio lavoro. E poi considero gli utenti ed i followers delle persone, non dei numeri. Dialogo con loro, cerco di coinvolgerli e di creare dei contenuti che siano di valore, non spam. 

Allo stesso tempo mi aggiorno studiando le varie strategie suggerite dai social media managers, mi confronto con i miei colleghi (soprattutto americani!) ma poi trovo un compromesso tra tutte queste parti e mi chiedo quale sia il metodo che sono in grado di sostenere più’ a lungo, e lo intraprendo

Perché hai scelto GoDaddy?

Fu il mio compagno americano di allora che mi suggerì di comprare il dominio su GoDaddy. È un architetto informatico di Seattle che ha anche creato il mio sito. Fece una selezione tra le varie piattaforme, poi mi suggerì GoDaddy e mi fidai ciecamente. In seguito l’ho fatto utilizzare anche a mio padre per il suo sito, e devo dire che non ho mai avuto problemi. Anzi, quando rischiai di perdere il dominio perché non avevo pagato la rata annuale mi aiutarono tantissimo.

Chiara C.
Chiara è una Web Content Specialist laureata in comunicazione digitale. Da 7 anni lavora nel mondo digital come content strategist e copywriter. Le piace scrivere, ha una passione per il dinamico mondo della comunicazione online, il rock e la pizza.