Newsletter: cos’è e come crearne una

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Consigli per una newsletter di successo

La newsletter è un potente strumento che puoi sfruttare per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing. In parole povere, è un’email che puoi inviare in maniera massiva a tantissimi destinatari. Utilizzare la newsletter nella propria strategia di marketing significa fare email marketing. Le potenzialità sono moltissime, a condizione di usare questo strumento nel modo giusto. Scopriamo insieme cos’è una newsletter di successo e come crearne una da zero.

Cos’è una newsletter e a cosa serve

La newsletter è solitamente intesa come un aggiornamento periodico, tramite email, da parte di un soggetto (brand, giornale, servizio o altro) al suo pubblico. A differenza delle email tradizionali, che avvengono in genere tra pochi soggetti, la newsletter consiste di solito in un invio a tante persone contemporaneamente, o quasi. Mentre l’email è uno scambio uno a uno, la newsletter è uno scambio uno a molti.

La newsletter, in quanto tale, può essere di diversi tipi: promozionale, editoriale, di approfondimento.

 

La sua frequenza può cambiare a seconda dell’obiettivo di comunicazione: può essere inviata tutti i giorni, una volta alla settimana, una volta al mese, occasionalmente rispetto a comunicazioni specifiche. A cosa serve? Si tratta di uno strumento utile per veicolare contenuti di qualità e utili, che siano promozioni, approfondimenti, idee e consigli. Rispetto ad altri tipi di canali, quello della newsletter è uno spazio intimo che viene scelto consapevolmente da chi decide di iscriversi. Chi invia una newsletter, anche se a fine promozionale, non dovrà quindi mai esagerare con sconti e offerte imperdibili: è opportuno alternare e dosare sempre eventuali coupon di sconto con ulteriori messaggi di valore.

Alcuni obiettivi della newsletter all’interno di una strategia di email marketing sono:

  • Far crescere la tua brand awareness.
  • Mostrare la tua professionalità, la tua capacità di risoluzione dei problemi.
  • Mostrare i tuoi prodotti e la loro qualità.
  • Conoscere meglio il tuo pubblico.
  • Farti conoscere meglio dal tuo pubblico.
  • Consolidare la relazione con loro e guadagnando fiducia.
  • Posizionarti con più autorevolezza nel mercato e rispetto ai tuoi competitor.

Newsletter a pagamento o gratuita?

Quasi tutte le newsletter sono gratuite. Tutte quelle che riceviamo lo sono, ma esistono alcuni modelli editoriali di business che prevedono il versamento di una quota per abbonarsi alla newsletter. Questo solitamente accade in grosse aziende o in grosse redazioni. Oppure, più in generale, quando ci si rivolge a un pubblico molto fidelizzato e appassionato. Generalmente, infatti, l’email marketing ha successo proprio perché, pur gratuitamente, veicola contenuti utili e di qualità.

Come creare una newsletter di successo

Chi decide di iniziare una newsletter, deve strutturare una strategia prima di iniziare. Bisogna infatti considerare due aspetti fondamentali: quello tecnico e quello editoriale.

Come creare una newsletter: gli aspetti tecnici

Per inviare una newsletter, non basta aggiungere mille indirizzi email dal proprio account di posta personale. I provider, infatti, tutelano le persone da invii di questo tipo perché paragonati allo spam. Per procedere alla programmazione di una newsletter vera e propria, bisogna appoggiarsi a software specifici o a servizi di email marketing dedicati. Ecco cosa considerare quando si deve scegliere un servizio di email marketing:

  • Quanti iscritti si possono ospitare.
  • Quanti invii di email si possono effettuare.
  • Quanti form o widget sono disponibili.
  • Se sono presenti template o modelli base e da personalizzare.
  • Se è integrabile con Facebook, Etsy o con il proprio sito web.
  • Se è possibile integrare campagne di advertising.
  • Se è possibile integrare funnel.
  • Se esistono automazioni, per esempio l’invio di un’email automatica quando ci si iscrive alla newsletter o quando si abbandona il carrello senza effettuare l’acquisto.
  • Come è gestito l’annullamento dell’iscrizione, nel rispetto del GDPR, cioè della nuova normativa della privacy europea.
  • Se è disponibile uno spazio di archiviazione per le immagini che si utilizzano per creare le email.
  • Che tipo di statistiche e analytics sono disponibili.

Quest’ultimo punto è il più importante, ma spesso anche il più ignorato. Una buona analisi include:

  • Capire quali argomenti funzionano meglio e quali sono da evitare.
  • Scoprire quali link e bottoni vengono cliccati.
  • Analizzare il comportamento dei nostri lettori.
  • Studiare e monitorare il tasso di apertura delle newsletter.
  • Quali orari e quali giorni sono quelli preferiti dal nostro pubblico.

Come creare una newsletter: gli aspetti editoriali

Dopo aver analizzato l’aspetto tecnico, non dimentichiamo la parte più importante. Cosa vogliamo raccontare e come. Una newsletter deve avere sempre un valido motivo di esistere, perché deve far parte di una strategia coerente e articolata. Il tipo di contenuto, quindi, dipende anche dal suo pubblico. Se l’obiettivo è vendere di più, ma il nostro pubblico non è ancora pronto a spendere, dobbiamo scaldarlo con contenuti interessanti che convincano e raccontino.

È questa la differenza sostanziale tra una DEM, una email prettamente promozionale, generalmente breve, e molto diretta, che punta a convertire, e una newsletter. L’email marketing è un processo più lento, ma più costante e che mira a costruire un pubblico di affezionati. Come strutturare una newsletter che funzioni? Può essere utile seguire sempre lo stesso schema, per non disorientare i lettori e facilitare il compito a chi la redige.

  • L’oggetto dell’email dev’essere di impatto, ma non sensazionalistico. Considera che a seconda dei provider, cambiano i caratteri di testo mostrati come anteprima. Prediligi la sintesi e, se il tono di voce del tuo brand lo consente, sfrutta le emoji.
  • Introduci l’argomento dell’email con poche frasi brillanti e concise. Chi ti legge potrebbe trovarsi sui mezzi pubblici, camminando, al computer a lavorare: non c’è tempo da perdere e arriva subito al punto.
  • Se hai link di approfondimento, inseriscili in una sezione dedicata, così che chi vuole seguirli, sa dove trovarli. Chi li vuole evitare, non si perderà in collegamenti inutili.
  • Struttura la comunicazione in paragrafi per facilitare la scansione del testo.
  • Se regali qualcosa, dillo subito, per guadagnare subito l’attenzione di chi ti legge, anche se la call to action è a fine email.
  • Concludi con la call to action. Il messaggio deve essere sempre chiaro, preciso, mai fraintendibile. Sia che si tratti di comprare qualcosa con uno sconto, di scaricare un pdf gratuito o di sbirciare i nuovi prodotti in vetrina.
  • Parla come mangi! Ovviamente il tono di voce è quello del tuo brand e non c’è ragione di stravolgerlo, ma ricorda che le persone che ti leggono sono esseri umani che hanno piacere nel ritrovare empatia anche nelle comunicazioni promozionali. Una newsletter intima, personale, ben curata e stimolante è sempre preferibile. L’obiettivo è costruire una fiducia quotidiana con il tuo pubblico.

Quando è meglio inviare newsletter

Non esiste una risposta universale, anche se ogni anno escono fuori alcuni studi in merito. Per esempio, nel 2019 per Omnisend il giorno migliore per inviare una newsletter è giovedì, seguito da martedì. GetResponse, analizzando email tra il 2019 e il 2020, sostiene che sia il martedì il giorno migliore. L’orario migliore di invio? Le 8 del mattino. Anche alle 10 le persone aprono l’email, ma sono meno propense alla conversione. Ogni quanto vanno inviate le newsletter? Alcune aziende inviano diverse email a settimana, ma il rischio è di diminuire il tasso di apertura e aumentare quello di abbandono.

La verità è che giorno, ora e frequenza dipendono dal tuo pubblico. Ecco alcune domande che puoi farti per capire meglio questi aspetti.

  • Qual è il mio pubblico? Che lavoro fa?
  • Si muove durante il giorno? Lavora in ufficio? Quali sono i suoi orari?
  • Quali problemi deve risolvere? I miei servizi o i miei prodotti come possono aiutarlo?

A questo punto non ti resta che metterti alla prova e strutturare la tua newsletter di successo.