Cosa sono gli NFT e come crearli

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Introduzione al mondo dei Non-Fungible Token

Cinque anni fa gran parte del mondo stava ancora cercando di capire che cosa fossero i bitcoin, eppure fu proprio nel 2017 che i primissimi NFT furono creati: diecimila in tutto, alcuni dei quali vennero venduti per decine di migliaia di dollari. Da quel momento, l’interesse per gli NFT ha continuato a crescere con costanza, abbracciando molteplici settori artistici, e non solo.

Vediamo allora che cosa sono gli NFT, cosa significa questo acronimo, quante tipologie ne esistono e come creare un NFT.

Significato di NFT

NFT: come funzionanoNFT è l’acronimo di Non-Fungible Tokens, un termine che può essere tradotto come “gettoni non replicabili”. Ma qual è la differenza tra fungible e non-fungible?

È fungibile qualsiasi asset (entità materiale o immateriale) che mantiene il proprio valore anche accanto a un asset dello stesso tipo. Un esempio di asset fungibile è il denaro: una banconota da cinque euro può essere scambiata con un’altra banconota da cinque euro: il valore delle due parti dello scambio resterà lo stesso, perché non esiste una banconota da cinque euro che valga più dell’altra.

È invece non-fungibile un asset unico, che non può essere scambiato per un entità simile senza una perdita di valore. L’arte e gli oggetti da collezione sono il miglior esempio di asset non fungibile: una replica della Notte stellata di Van Gogh, per quanto eccellente, non avrà mai lo stesso valore del dipinto originale. Così come un disco autografato dal celebre musicista che l’ha registrato varrà molto di più dello stesso disco appena comprato in negozio.

NFT indica, quindi, qualcosa di unico, non riproducibile e non sostituibile.

NFT: cosa sono

Ma che cosa sono gli NFT, esattamente? Possiamo definire un NFT come un asset digitale che rappresenta un oggetto del mondo reale, come per esempio un’opera d’arte, un brano musicale, un video o degli oggetti speciali in un gioco. La compravendita degli NFT avviene online, tramite le criptovalute, e sono spesso codificati con gli stessi software delle criptovalute stesse. Da quando sono stati lanciati, gli NFT sono diventati sempre più popolari per acquistare e vendere prodotti artistici digitali.

La scarsità nel mondo digitale

È possibile comprendere meglio il valore degli NFT partendo da un concetto insegnato in tutti i libri di economia: la scarsità, ossia il principio per cui esiste solo una quantità finita di risorse. La scarsità è il gap incolmabile tra risorse limitate e una domanda potenzialmente senza limiti, o di dimensione comunque superiore alle risorse disponibili.

L’unicità che rende un asset non fungibile è proprio lo stato di scarsità in cui si trova: se una cosa è unica, o ve ne sono pochissime copie, ha un valore maggiore rispetto a qualcosa di cui c’è invece grande disponibilità.

Riprodurre la scarsità online è una missione difficile: qualsiasi tipo di contenuto circola liberamente nel web e viene copiato, replicato, condiviso e distribuito. La facilità e i costi pressoché nulli con cui questo avviene crea un’abbondanza di media che espone il pubblico all’arte digitale, ma allo stesso tempo mina il valore che a quell’arte viene attribuito.

Determinare unicità e proprietà di un asset online è stato fino ad ora complesso: furti creativi, plagio e pirateria sono all’ordine del giorno, e non solo hanno reso difficile agli artisti digitali di rendere la loro arte profittevole, ma ha anche allontanato il mondo del collezionismo dall’arte digitale.

Come funzionano gli NFT

Come creare un NFTGrazie al loro funzionamento, gli NFT risolvono questo problema, e sono riusciti a introdurre il concetto di scarsità verificabile e proprietà intellettuale anche online. In che modo?

La nascita degli NFT è stata possibile grazie a un’altra grande rivoluzione degli ultimi anni: la tecnologia blockchain. La blockchain (che significa “catena a blocchi”) è un registro digitale distribuito e decentralizzato le cui voci, una volta inserite, non sono più modificabili o eliminabili. La blockchain non appartiene a nessuno e viene mantenuta con un modello cooperativo, i dati che vi sono inseriti sono crittografati e non possono essere retroattivamente alterati.

Sulla blockchain esistono asset fungibili (come per esempio le criptovalute) e non fungibili: gli NFT. Il funzionamento della blockchain e i protocolli che la rendono sicura sono ciò che permettono di creare i Non-Fungible Token, ossia quei gettoni codificati che attestano l’autenticità, l’originalità, l’unicità e la proprietà di una particolare opera.

Una volta creato sulla blockchain, infatti, non è possibile modificare o cancellare il record di un NFT, ma gli si possono solo aggiungere informazioni. Un NFT conterrà quindi i dati che ne attestano la creazione e tutti i suoi passaggi di mano autorizzati: la vendita a un utente A, che lo regala a un utente B, che anni dopo lo rivende a un utente C. L’opera rimane unica, e la sua proprietà resta sempre tracciabile.

Non solo: proprio perché il suo codice non è modificabile retroattivamente, l’artista digitale può creare NFT che gli rimandino una percentuale su ogni successiva vendita, continuando quindi a guadagnare dall’eventuale aumento di valore della sua opera.

Gli NFT più costosi mai acquistati

Il mercato degli NFT è in crescita, e le statistiche dicono che oggi vale più di 40 miliardi di dollari, con volumi di vendita registrati pari a circa 24.9 miliardi nel 2021. Il marketplace più grande di NFT è ad oggi OpenSea, che ha registrato vendite per un valore di 6.5 miliardi.

Ma quanto vale un NFT? Dipende, come per qualsiasi opera d’arte, ma ciò che è certo è che i loro prezzi possono arrivare a toccare cifre astronomiche. Alcuni esempi? Vediamo i cinque (attualmente) più costosi.

Al quinto posto c’è Replicator, dell’artista Mad Dog Jones, venduto per 4.1 milioni di dollari. Si tratta di un NFT capace di generare nuovi NFT ogni 28 giorni, un po’ come la macchina fotocopiatrice che ritrae. Gli NFT generati hanno poi un loro valore proprio, e sono quindi rivendibili.

Al quarto posto c’è Stay Free del famosissimo whistle blower Edward Snowden, venduto per 5.4 milioni di dollari.

Le ultime tre posizioni sono dominate dall’artista Beeple:

  • Ocean Front (venduto per 6 milioni di dollari),
  • Crossroads (6.6 milioni)
  • Everydays – The First 5000 Days (ben 69 milioni di dollari), venduto da Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo.

Come creare NFT

Ma ora che sai cosa sono, la domanda è: come creare un NFT? Il processo non è particolarmente complesso, e può essere fatto in sei step.

  1. Innanzi tutto, scegli l’asset che vuoi trasformare in un NFT. Può essere qualsiasi opera di cui detieni i diritti di proprietà intellettuale.
  2. Scegli la blockchain che vuoi usare per il tuo NFT.
  3. Crea il tuo digital wallet, perché avrai bisogno di criptovaluta per finanziare il tuo investimento iniziale.
  4. Seleziona il marketplace ideale che vuoi usare per vendere il tuo NFT, poi connettilo al tuo digital wallet così da poter pagare il canone necessario a coniare il tuo NFT e a venderlo. Con Hosting eCommerce WordPress Gestito di GoDaddy puoi creare un tuo negozio WooCommerce di NFT utilizzando plugin per WordPress come Tatum NFT o WP Smart Contracts.
  5. Carica il tuo file nel marketplace selezionato.
  6. Imposta il processo di vendita, decidendo come vuoi vendere il tuo NFT e a quale prezzo.